martedì 31 marzo 2015

Commento su: "Nuove Sostanze. Manifesto della Rivoluzione Informatica" di A. Saggio

"Se i grandi ricchi erano gli industriali, oggi lo sono i produttori neanche di hardware, ma del software del software. William Gates insegna. È noto: almeno da quando Alvin Toffler scrisse il suo La terza ondata. Ma oggi cominciamo a capire come questa onda stia trasformando il nostro territorio disciplinare."

Stiamo vivendo la cosiddetta "rivoluzione informatica". Alvin Toffler nel suo libro La terza ondata, suddivide la storia della produzione dell'umanità, in tre fasi:
-fase agricola;
-fase industriale;
-fase dell'informazione.
 
Rispettivamente i ricchi erano coloro che:
-possedevano le terre;
-possedevano le fabbriche;
-i grandi che ruotano attorno all'informazione e al mondo degli hardware e software.

Se nella prima fase, quella agricola, l'informazione sui prodotti è minima, man mano inizia a cambiare il contesto e l'idea di informazione.
Nel periodo industriale, tutto si basa su un sistema lineare di input-output, con lo scopo di creare degli standard, ossia riproporre un prodotto all'infinito. Tutto ciò sotto un punto di vista assolutamente oggettivo.
I bisogni dell'umanità necessitano, in quel momento, questa costante ripetizione, soprattutto alla fine del primo conflitto mondiale.
L'informazione, a tal proposito, è frutto dell'oggettività, in quanto rappresenta la qualità migliore di un prodotto, rispetto ad un altro, attraverso un metodo lineare, meccanico quindi industriale. (1-2)

Si parla di prodotti industriali, di pubblicità, ma anche di architettura. Siamo nell'epoca che definisce l'opera architettonica come:
"esistente in quanto funzionante".
Dalla famiglia tipo, la macchina tipo, il prodotto tipo... si passa ad un nuovo modo di vedere le cose.
Lo snodo principale avviene grazie all'elettronica.
Un salto tecnologico che ha comportato il cambiamento da un punto di vista oggettivo, ad un modo di vedere le cose finalmente soggettivo. Si inizia a diffondere la personalizzazione dei prodotti. (3)
Dai prodotti arriveremo anche all'architettura, definita come: "esistente in quanto informativa".
Inizialmente abbiamo a che fare con un'inf
ormazione, nelle opere architettoniche, epidermica, superficiale, intesa più come comunicazione. Successivamente e attualmente abbiamo a che fare con edifici dove si consolida un processo metaforico che rappresenta non solo la pelle dell'edificio, ma è l'edificio stesso. L'essenza dell'opera, viene progettata a partire da questa "onda" che entra e definisce i singoli spazi e le singole caratteristiche dell'edificio. (4)


1_ Parole chiavi per descrivere la qualità del prodotto.




2_ Le due auto sono perfettamente uguali, tipico della produzione industriale in serie.




3_ "Scoprire" la macchina implica vedere novità, cambiamenti, evoluzioni, personalizzazioni...



4_ Concetto basato su un approccio metaforico. Il chiasma, è l'"onda" in questione
Chiasma, Steven Holl, Helsinki, 1993-1998












                                                                               

martedì 17 marzo 2015

Cinque domande a piacere, con risposta secondo il sistema multiple choice.

1_ Come intendiamo la parola MODERNO all'interno del Corso ITCAAD15?

  • moderno= in senso temporale
  • moderno= in senso qualitativo/positivo
  • moderno= nel senso di cambiamento dovuto al tentativo di risposta nei confronti di una situazione mai esaminata finora
2_ Come definiamo la parola INFORMAZIONE all'interno del Corso ITCAAD15?

  •  è lo scambio di conoscenza tra due o più persone
  • è l'applicazione di una convenzione ad un dato
  • è la trasmissione e ricezione di messaggi relativi a notizie
3_ Secondo il sociologo Alvin Toffler, nel libro "La terza ondata", quali sono, in ordine, le TRE FASI che descrivono la storia dei rapporti di produzione dell'umanità?
  • fase: della caccia-agricola-industriale
  • fase: manuale-macchinista-virtuale
  • fase: agricola-industriale-dell'informazione
4_ Oggi l'architettura esiste, in quanto ...?
  • funziona
  • rappresenta
  • informa
  • si muove
5_ Come definiamo il PAESAGGIO all'interno del Corso ITCAAD15?
  • rappresentazione estetica, condivisa collettivamente e culturalmente, in costante evoluzione, di una parte del mondo
  • porzione di territorio considerata dal punto di vista prospettico o descrittivo, per lo più con un senso affettivo cui può più o meno associarsi anche un'esigenza di ordine artistico ed estetico 
  • parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo, da un punto determinato


     

Commento su: "La via dei simboli" di Antonino Saggio.

Viviamo in un periodo in cui l'architettura è tale in quanto plasmata da simboli.
Osservando un'opera architettonica contemporanea, possiamo comparare la pelle superficiale dell'edificio stesso, alla forma di un animale, di un onda, di una vela, di una saetta e così via.
Le interpretazioni possono essere moltissime. Ma sono solo interpretazioni legate ad un'epidermide, ossia ad una pelle che riveste l'edificio, ma che in realtà non ha alcun legame con l'edificio stesso, il suo progetto e il suo contesto?

L'architettura di oggi, non è più legata al funzionalismo, non è più una macchina secondo cui ogni edificio deve rispecchiare lo scopo per cui è stato progettato.
Questo passo in avanti ha permesso agli architetti di osare e andare oltre le regole del funzionalismo stesso, progettando un'architettura che fosse diversa.
Un'architettura che attraverso uno studio approfondito di un tema rispetto ad un altro, riuscisse a cambiare gli standard.
Ma cosa scaturisce dallo studio di questo "tema"?!
Scaturisce un'architettura intesa come simbolo, e plasmata dal simbolo stesso.
Non un'architettura in cui si vede solo una maschera diversa dagli standard dei primi anni del'900, per poi riscontrare una perfetta macchina all'interno, come è possibile notare nel Guggenheim Museum a Bilbao di Gehry. Ma un'architettura che viene modellata dal tema, dal simbolo, dalla metafora, assorbendo tutto il suo essere in ogni parte dell'opera: dalla struttura, agli spazi interni, ai materiali, agli involucri esterni...

Un esempio:
Magma- Arte e Congressi, Tenerife.
Magma, è il Palazzo dei congressi a sud-est dell'isola di Tenerife, inaugurato nel 2006 e progettato da Felipe Artengo Rufino, Fernando M. Menis, José M. Rodrìguez-Pastrana Malagòn, architetti canari.
L'edificio è composto da dodici blocchi monolitici di calcestruzzo dalle forme e aspetto primitivo, sovrastati da una copertura movimentata e frammentata.
Una continuazione con il paesaggio di Tenerife, isola appunto vulcanica, dove la presenza delle rocce magmatiche è ben evidente laddove l'uomo non ha messo mano.
All'uomo è rivolta la critica maggiore da parte degli architetti, in quanto vedono il Magma Arts come un simbolo di amore e guerra: amore per l'armonia che si crea con il contesto, guerra per l'ennesima manifestazione contro la natura provata dal turismo e dall'abusivismo edile.
Possiamo dare diverse interpretazioni osservando l'edificio.
Questi blocchi monolitici, si modellano con il disegno ondulatorio della copertura; disegno che può richiamare il vicino mare, che si scaglia sulle rocce, oppure può essere il simbolo della mano dell'uomo che grava sulla natura.
Forse nessuna delle due è un'interpretazione errata.
La cosa certa è una: Magma è il titolo dell'opera, ed il magma stesso sembra aver modellato, plasmato effettivamente questo edificio.
Qui vediamo come il ragionamento precedente entra perfettamente nel caso appena esaminato.

Negli spazi esterni che si frammentano come delle rocce vulcaniche, in quelli interni che si susseguono come se si stesse in una caverna rocciosa, nel principale materiale utilizzato ossia il cemento mescolato alla locale pietra "chasnera", nel nome che si attribuisce all'opera..., il magma, ovunque, assorbe l'essenza dell'edificio.




















mercoledì 11 marzo 2015

Prima esercitazione: Processing

Cos'è Processing?
E' un linguaggio di programmazione che consente di creare applicazioni come giochi, animazioni e contenuti interattivi. Eredita informazioni dal linguaggio Java, ma in più mette a disposizione numerose funzioni ad alto livello per gestire facilmente gli aspetti grafici e multimediali.

Impostando e cambiando i valori, le coordinate, le equazioni..., tipiche del programma, è possibile ottenere diversi risultati. 
Qui ne sono elencati alcuni.








lunedì 2 marzo 2015

Commento lezione: "Il ruolo strutturale della Informazione"_ 2 marzo 2015

Una volta definita l'informazione come applicazione di una convenzione ad un dato, cerchiamo ora di capire cos'è il ruolo STRUTTURALE dell'informazione stessa.

La parola strutturale non deve essere intesa come lo era nell'800 secondo i rapporti produttivi.
Arriviamo a capire cosa intendiamo oggi, prendendo in considerazione un libro del sociologo Alvin Toffler, "La terza ondata".
Alvin intende dividere la storia dei rapporti di produzione dell'umanità in tre fasi:
1_fase AGRICOLA: neolitico-fine '700
2_fase INDUSTRIALE: fine '700-1950
3_fase dell'INFORMAZIONE: 1950-oggi.

Chi erano i ricchi nelle tre fasi?
1_chi possedeva molto terreno
2_chi possedeva le fabbriche, i grandi capitalisti
3_inizialmente- i produttori di hardware-software
    da almeno 10 anni- tutto ciò che ruota attorno all'informazione genera ricchezza.

L'investimento sull'informazione oggi è positivo, perché produttivo!

Considerando un mango vissuto durante le tre fasi, sperimentiamo... considerando il cambiamento di priorità e percentuale nel passare del tempo:
1_fase AGRICOLA prevede
90% terreno su cui crescerà il bene
8% lavori meccanici
2% informazione

2_fase INDUSTRIALE prevede
50% terreno su cui crescerà il bene
35% quota industriale con l'uso di macchinari meccanici nuovi
15% informazione

3_fase dell'INFORMAZIONE prevede
15% terreno su cui crescerà il bene
35% quota industriale
50% informazione

Per informazione qui intendiamo la presenza del prodotto nel supermercato, la pubblicità reale, la pubblicità digitale, il marchio...

Ma effettivamente queste percentuali rappresentano degli "elementi" molto importanti, ossia le persone.

Consideriamo nello specifico le ultime due fasi.
2_fase INDUSTRIALE
Il modello di produzione di un prodotto industriale, è definito lineare, secondo un input e output. Questo permette poi di replicare il prodotto, secondo uno standard prestabilito.
Il prodotto industriale esiste in quanto funziona.
La caratteristica principale che prevale considerando questa definizione, è l'OGGETTIVITÀ.
3_fase dell'INFORMAZIONE
Facendo il confronto con il caso precedente, vediamo che il prodotto oggi, non è più pensato per la gente in generale. La definizione di prima diventa:
Il prodotto industriale esiste in quanto informa.
La tendenza non è più dalla parte dell'oggettività, ma della SOGGETTIVITÀ.

L'informazione, la soggettività, sono tutte caratteristiche rese possibili grazie all'elettronica e al salto tecnologico; la possibilità al giorno d'oggi di poter creare artificialmente molte cose, tra cui il lavoro, ha reso possibile il cambiamento di rotta, da un prodotto esistente perché funzionante ad uno che informasse.

COMMENTO:
Grazie alla tecnologia, e grazie all'informazione possiamo avanzare le nostre conoscenze, conoscenze legate a tutti i campi del sapere. Per questo fondamentalmente l'informazione è così strutturante. Stiamo attraversando la rivoluzione informatica, e l'unica cosa da fare è approfittare dell'occasione e delle tante informazioni che possiamo far nostre. Approfittare, ma anche, investire sull'informazione. Non più investire sull'acquisto delle terre, o delle macchine, o delle industrie.. bensì sull'informazione e il suo significato, il suo avanzamento, la sua presenza costante nelle nostre vite, il suo ruolo nel campo architettonico come in quello di qualsiasi altra disciplina.

domenica 1 marzo 2015

Crisi Modernità e information technology. Commento: "Architettura come sistema vivente" (Antonino Saggio)

CRISI: scaturisce la necessità di misurarsi con una serie di questioni che prima non si erano poste.
Ciò genera dei salti.
Ciò genera la MODERNITÀ'.
Modernità non secondo un'accezione cronologica/estetica/qualificativa/positiva...
Moderno perché nasce in seguito ad un cambiamento strumentale, in seguito ad una CRISI.
L' INFORMATION TECHNOLOGY non è la soluzione, ma è la CRISI.
Servirà a mettere in circolo le idee affinché diventino "motore di cambiamento", attraverso quindi una nuova strumentazione.

"..non si tratta affatto di “uso” delle tecnologie: al contrario queste rappresentano sfide e crisi per l’avanzamento del pensiero architettonico."

 "Il mondo di oggi è permeato dall’informazione. L’informazione, anzi, è esattamente la materia prima dell’architettura di oggi! Sì, non è più il mattone, è l’informazione."
INFORMAZIONE: applicazione di una convenzione ad un dato.
Un dato è un contenitore infinito di informazioni, per la precisione, è un minimo elemento di modifica di una situazione precedente (I definizione). A partire dalle convenzioni che impostiamo noi, secondo il modo in cui vogliamo intendere/percepire il dato stesso, definiamo convenzione la formazione di un mondo.

"Una informazione che penetra nei nostri database, crea gli algoritmi dei nostri progetti, determina inedite possibilità di mutazione e adattamento topologico, che segna la possibilità di gestione, trasformazione, sviluppo anche futuro dell’edificio".
Stiamo vivendo già da tempo in quella che viene definita rivoluzione informatica.
Dalla Rivoluzione Industriale del '700, alla crisi architettonica del '900, che ha scaturito una soluzione innovativa, libera e funzionale.. passiamo al giorno d'oggi alla rivoluzione informatica.